DOSTINEX 8CPR 0,5MG FL

È stato suggerito che un trattamento pre-chirurgico con SSA possa migliorare la radicalità della resezione chirurgica (15), ma i dati disponibili non sono a favore dell’utilizzo routinario di tale pratica (1,15-24). Il trattamento pre-chirurgico può essere preso in considerazione per ridurre la morbilità peri-operatoria, in caso di pazienti con gravi complicanze cardio-vascolari o respiratorie dipendenti dall’acromegalia (1,15), anche se i dati pubblicati in proposito sono contrastanti (25). Nei portatori di adenomi invasivi con risposta solo parziale agli SSA, si può considerare l’opportunità di un debulking chirurgico, che può portare a una migliore risposta post-operatoria agli SSA e fornire materiale per le analisi patologiche (1,26,27). I lavori più recenti dei neurochirurghi con alti volumi operatori riportano percentuali di remissione post-chirurgica fino al 75% per i macroadenomi non invasivi e fino all’85% per i microadenomi (8-10). Il tasso di remissione in caso di invasione del seno cavernoso è complessivamente del 40%, che si azzera in caso di invasione di grado 4 secondo Knosp (8,11). I tassi di remissione sono molto inferiori (dal 20% al 37%) nel mondo reale, cioè secondo quanto riportato nei registri di malattia che combinano i risultati di chirurghi con diversi gradi di esperienza (12).

  • Nella maggior parte delle donne, i cicli ovulatori persistono per almeno 6 mesi dopo l’interruzione di DOSTINEX.
  • L’effetto prolungato del farmaco sulla diminuzione dei livelli di prolattina è, probabilmente, dovuto alla sua lunga persistenza nell’organo bersaglio, come lascia supporre la lenta eliminazione della radioattività totale dall’ipofisi, dopo somministrazione orale singola di prodotto marcato nei ratti (t1/2 di circa 60 ore).
  • Prima di questi trattamenti bisogna verificare l’assenza di controindicazioni alla gravidanza.
  • Meccanismo d’azione Legame a specifici recettori di membrana (SSTR-2 e 5) presenti sulle cellule ipofisarie e variamente accoppiati ad inibizione della secrezione e/o della proliferazione cellulare.

Interazioni Quali farmaci o alimenti possono modificare l’effetto di Dostinex

Una dose pari a 0,012 mg/kg/die (circa 1/7 della dose massima raccomandata nell’uomo) durante il periodo di organogenesi ha causato nei ratti un aumento delle perdite embriofetali post-impianto. La cabergolina, a dosi giornaliere pari a 0,5 mg/kg/die (pari a circa 19 volte la dose massima raccomandata nell’uomo) durante il periodo di organogenesi nel coniglio, ha causato maternotossicità caratterizzata da perdita di peso corporeo e riduzione dell’assunzione di cibo. Dosi di 4 mg/kg/die (pari a circa 150 volte la dose massima raccomandata nell’uomo) durante il periodo di organogenesi nel coniglio hanno causato un aumento dell’incidenza di varie malformazioni. Tuttavia in un altro studio nei conigli non sono state osservate né malformazioni correlate al trattamento né embriotossicità con dosaggi fino a 8 mg/kg/die (pari a circa 300 volte la dose massima raccomandata nell’uomo). DOSTINEX non deve essere somministrato in dosi singole superiori a 0,25 mg a donne che allattano in trattamento per la soppressione della lattazione per evitare il rischio di ipotensione posturale.

0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

È inoltre controindicato in pazienti con ipertensione non controllata e in pazienti che hanno manifestato problemi cardiaci causati da farmaci ergot derivati. È sconsigliato in pazienti con malattie polmonari, pericardiche e retroperitoneali fibrotiche. Appartiene alla classe degli alcaloidi dell’ergot e agisce come agonista dei recettori della dopamina, con una marcata affinità per i recettori D2.

Insufficienza renale o ostruzione vascolare dell’uretere o dell’addome che comporti dolore ai fianchi/lombalgia e edema agli arti inferiori, cosi come l’eventuale presenza di massa o dolorabilità addominale che possa indicare fibrosi retroperitoneale. Le pazienti affette da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. Le compresse di Dostinex da 0,5 mg sono compresse piatte, oblunghe, di colore bianco, con impresso “PU” diviso da una linea di incisione su un lato e con impresso “700” con una leggera incisione sopra e sotto lo “0” centrale sull’altro lato. Il sovradosaggio può causare nausea, vomito, disturbi gastrici, ipotensione posturale, confusione, psicosi, allucinazioni e calo della pressione arteriosa.

È opinione comune che non ci sia differenza reale di risposta alle due molecole, anche se il passaggio dall’una all’altra può essere utile in alcuni pazienti che lamentano effetti collaterali (11,12). L’efficacia nel controllo ormonale non è differente tra i pazienti in precedenza sottoposti a intervento neurochirurgico e quelli trattati farmacologicamente in prima battuta (13). Gli SSA controllano la crescita tumorale in tutti i pazienti acromegalici (nel corso di questa terapia non si verifica praticamente mai la crescita di volume dell’adenoma). Nella maggior parte dei pazienti, soprattutto nei primi mesi di trattamento, si ottiene una riduzione del volume dell’adenoma (18,19), che può essere rapida e progressiva (20). La riduzione volumetrica tumorale è più frequente e quantitativamente più marcata nei pazienti in cui gli SSA sono impiegati come terapia primaria (17,18,20). Non sono disponibili informazioni sulle interazioni tra la cabergolina e gli altri alcaloidi dell’ergot; pertanto l’uso concomitante di questi medicinali durante il trattamento con cabergolina a lungo termine non è raccomandato.

Obiettivo Asportazione completa dell’adenoma GH-secernente, con eliminazione dell’effetto massa e conservazione della funzione ipofisaria. Ci possono essere danni variamente combinati (1,15,16) a carico di diversi organi e apparati. Nella realtà l’insorgenza delle alterazioni è così lenta che il paziente e i suoi familiari spesso non se ne accorgono. È quindi frequente un ritardo diagnostico (8-12 anni in media, più breve nei casi aggressivi), che facilita lo sviluppo di comorbilità (1,15). Meccanismo d’azione Legame a specifico recettore di membrana (D2) presente in tutte le cellule ipofisarie, ma soprattutto nelle cellule PRL- e GH-secernenti, dove inibisce la secrezione ormonale e la crescita tumorale. La temozolomide, un citostatico alchilante, si è dimostrato efficace nel ridurre il volume tumorale in un piccolo numero di casi di NFPA aggressivi (4).

Le patologie fibrotiche possono avere un esordio insidioso e le pazienti devono essere costantemente monitorate per evitare il rischio di possibili manifestazioni di fibrosi progressive. Non sono disponibili informazioni sulle interazioni tra la cabergolina e gli altri alcaloidi dell’ergot; pertanto l’uso concomitante di questi medicinali durante il trattamento con cabergolina a lungo termine non è raccomandato. Gli effetti indesiderati più comuni legati all’uso di Dostinex includono ipotensione ortostatica, nausea, cefalea, vertigini e disturbi gastrici quali dispepsia, gastrite e dolore addominale. Raramente, possono verificarsi effetti più gravi quali valvulopatie cardiache, disturbi psichiatrici o fibrosi.

La dose raccomandata di Dostinex per prevenire la produzione di latte è di 2 compresse da 0,5 mg, da assumere esclusivamente il primo giorno dopo il parto. Inoltre, gli effetti indesiderati di Dostinex possono essere aumentati dall’utilizzo concomitante di alcuni medicinali, tra cui eritromicina e altri antibiotici macrolidi. Livelli elevati di prolattina possono essere provocati da alcune malattie dell’ipofisi, sia negli uomini che nelle donne.

In considerazione della lunga emivita del farmaco e dei dati limitati sull’esposizione intrauterina, le donne che stanno pianificando una gravidanza dovranno interrompere la cabergolina un mese prima del tentativo di concepimento. Se il concepimento dovesse avvenire durante la terapia, il trattamento dovrà essere interrotto non appena si venga a conoscenza della http://www.fatex.ind.br/index.php/2023/09/13/scoperto-come-ottenere-follistatina-344-una/ gravidanza in atto per limitare l’esposizione del feto al medicinale. In caso di accertata gravidanza durante il trattamento,come misura precauzionale, le pazienti devono essere controllate per individuare eventuali segni di aumento delle dimensioni ipofisarie, poiché durante la gestazione può verificarsi un’espansione di tumori pituitari preesistenti.